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RicercAzione Volume 6 - Numero 1

RicercAzione Volume 6 - Numero 1

ISBN/ISSN: 2036-5330
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AA. VV.
giugno 2014

Categoria: RicercAzione

Area tematica: Altro

Parole chiave:

L’annata 2014 si apre con un editoriale dal titolo “Con la voce degli studenti”. Il numero 1 propone 147 pagine fitte di argomenti, dati, suggerimenti. I tre grandi temi affrontati sono: orientamento, apprendimento, formazione dei docenti.
In evidenza il tema dell’orientamento.Un sistema di orientamento forte e ben sviluppato si rivela essenziale per offrire agli studenti informazioni e opportunità per compiere scelte adeguate. L’orientamento dovrebbe: a) essere assicurato con metodi attivi e servizi on-line; b) iniziare fin dal primo ciclo di istruzione cercando, c) coinvolgere la maggior parte degli studenti, d) raccogliere l’importante contributo di genitori ed educatori.
I processi di insegnamento/apprendimento dovrebbero tenere conto in misura maggiore il punto di vista degli studenti, le diversità culturali ed etniche e la valorizzazione degli aspetti sociali e motivazionali. In relazione a ciò, di un certa rilevanza assume la formazione in campo rispetto a quella in pre-servizio che per alcuni aspetti potrebbe risultare lacunosa.
Nel secondo articolo si propone una panoramica ragionata di quello che è l’orientamento informativo attraverso la presentazione di documenti istituzionali, testi e ricerche, risorse didattiche e buone pratiche che, ripercorrendo alcune competenze indispensabili per realizzare un’efficace intervento educativo, offrano ai docenti un valido supporto per orientarsi a loro volta nella scelta di approfondimenti, metodi e strumenti adeguati.
La capacità di orientarsi è oggi essenziale nell’ottica di una maggior acquisizione di flessibilità e responsabilità. Nella prima parte di questo terzo articolo viene presentata l’evoluzione della legislazione e sottolineato come l’orientamento sia un’esperienza che accompagna tutto l’arco della vita. Nella seconda parte vengono, invece, definite le competenze orientative che vanno a collocarsi nel più articolato contesto del lifelong learning.
Nel quarto articolo, attraverso la descrizione di un percorso di alternanza scuola-lavoro attuato presso il “Liceo Filzi” di Rovereto, viene effettuata una riflessione sulla sua possibile diffusione a livello provinciale. Dal percorso di approfondimento della concezione di didattica per competenze e di realizzazione degli strumenti da parte del Consiglio di Classe, di sperimentazione e attuazione dell’alternanza scuola-lavoro da parte degli studenti, di riflessione e rilettura del vissuto con chi ha ospitato gli studenti, è emerso modello di orientamento, rispondente ai fabbisogni professionali espressi dal territorio e coerente con le linee della programmazione provinciale.
Nel quinto articolo viene la affrontato il tema della misurazione delle variabili motivazionali e psicologiche collegate al nazionale rendimento nelle prove INVALSI. Prendendo come campione gli studenti italiani di classe quinta di SP, classe prima di SSPG e classe seconda di SSSG, viene fatta un’analisi di alcuni aspetti dei questionari studenti che accompagnano le prove nazionali. Attraverso una valutazione psicometrica delle diverse scale previste nei questionari ne viene calcolata l’attendibilità in termini di consistenza interna e ne viene stimata la variabilità dei punteggi a livello individuale, di classe e di scuola. I risultati vengono discussi evidenziando punti di forza e prospettive di miglioramento degli strumenti.
Il sesto articolo prosegue con una descrizione degli aspetti salienti del progetto Cl@ssi 2.0, che è una delle azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale promosso dal MIUR a partire dal 2009. Nello specifico il progetto Cl@ssi 2.0 consiste nella diffusione delle ICT come strumenti a supporto dell’attività didattica quotidiana. Il progetto è stato attuato in un campione di classi distribuito sul territorio nazionale. L’articolo traccia alcuni aspetti emersi dall’osservazione dell’impatto delle tecnologie informatiche nelle pratiche degli insegnanti attraverso una rilevazione qualitativa effettuata da  INDIRE.
Nel penultimo articolo si analizza il concetto di Capitale Intellettuale (CI) e la sua rilevanza per la gestione della scuola, il modello organizzativo attraverso cui le variabili vengono utilizzate per misurare il CI e il potere esplicativo delle diverse categorie di CI che spiegano le differenze in termini di prestazioni. Considerando l’apprendimento degli studenti, si riscontra che i livelli più elevati di apprendimento degli studenti possono essere raggiunti attraverso un modello globale di CI. Questa ipotesi è confermata dai risultati analizzati in diversi ordini di scuola (primaria, istruzione secondaria di primo e secondo grado, tecnica e professionale). Il risultato più importante è la centralità del  CI per la gestione della scuola. Il modo in cui una scuola acquisisce, organizza e distribuisce il suo capitale intellettuale può fare la differenza in termini di miglioramento degli apprendimenti degli studenti e questo dovrebbe rappresentare un chiaro riferimento per la ricerca futura in questo campo.
Questo numero si conclude con un’analisi delle opinioni di più di 15.000 docenti di scuola secondaria provenienti da percorsi formativi differenziati e immessi in ruolo nel triennio 2007/08, 2008/09, 2009/10. Poiché gli effetti delle diverse normative sulla formazione e il reclutamento dei docenti si sono sovrapposti temporalmente, viene adottato un approccio di identificazione delle scelte strategiche dei docenti. I risultati rivelano che la frequenza di una Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario (SSIS) si associa a una maggiore positività di giudizio rispetto alle proprie abilità didattiche, organizzative e relazionali. L’«effetto SSIS» è più forte per coloro che l’hanno frequentata pur essendo già abilitati (neoassunti senior), per i quali essa sembra avere rappresentato un valido strumento di formazione in itinere.
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