Indietro
RicercAzione Volume 5 - Numero 2
RicercAzione Volume 5 - Numero 2
ISBN/ISSN: 2036-5330
Il numero si apre proponendo un Editoriale dal titolo “Chiedere di più: la scuola del XXI secolo”. Nell’Editoriale si avanzano tre richieste. Agli alunni dovrebbe essere chiesto di imparare di più come utilizzare quanto appreso sviluppando la loro intelligenza in direzioni diverse, ovvero capacità intrapersonali (pensiero logico, riflessivo, creativo e critico) ed interpersonali (quali cooperazione, empatia, condivisione e fiducia) i valori e l’etica quali aspetti che aiutano ad agire in un ambiente multiculturale, multi religioso e plurilingue. Gli studenti dovrebbero essere educati ad immergersi nella complessità informativa e tecnologica del secolo adattandosi creativamente ad essa. La seconda richiesta è rivolta alla scuola. Le scuole possono condurre gli studenti fino ad un certo livello di apprendimento. Fare in modo che i collegi docenti e i gruppi classe siano visti come gruppi umani formati da persone cooperanti piuttosto che da individui antagonisti. Prestare attenzione alla valutazione dentro e fuori la scuola, considerare l’ampia disponibilità di piattaforme tecnologiche come risorsa aggiuntiva a supporto dell’apprendimento, anziché come minaccia alla didattica tradizionale. La terza richiesta è focalizzata alle riforme dei curricoli, perché l’attenzione sia rivolta non solo a ciò che si insegna ma anche ai risultati dell’apprendimento e all’impatto che ciò può avere sulla vita delle persone.
Il primo articolo tratta l’apprendimento in matematica ed in particolare l’articolo presenta i principali risultati emersi da una ricerca svolta nell’anno scolastico 2010 – 2011. La finalità dello studio era quella di comprendere se e come cambi il rapporto emozionale tra gli studenti e la matematica nel corso degli anni scolastici. La ricerca è stata condotta presso tre scuole primarie, tre scuole secondarie di primo grado e tre scuole secondarie di secondo grado. I risultati hanno evidenziato un graduale allontanamento dei giovani dalla matematica e un cambiamento delle metodologie didattiche nell’insegnamento della disciplina nel corso dei diversi anni di studio.
Oggetto di argomento del secondo articolo è il libro e la lettura, sulla base di una ricerca condotta con studenti e insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado, il libro viene visto come oggetto del/nel mondo sensibile, aperto tanto alla nostra percezione quanto alla nostra manipolazione e considera la lettura, in particolare quella di “svago”, quale pratica sociale, rituale e situata all’interno di un campo fenomenico. L’articolo presenta l’analisi della lettura e della sua trasmissione sociale, in particolare all’interno della scuola.
Nel terzo articolo vengono presentati alcuni dati statistici tratti da “Learners voice” @USI-SUPSI progetto di ricerca condotto presso il Laboratorio NewMinE di Lugano (CH). Il progetto di ricerca consiste in un’indagine statistica finalizzata a capire se e come la sempre più ampia diffusione delle tecnologie digitali stia cambiando i processi di apprendimento.
Nel quarto articolo viene presentata la proposta di MindLab, articolata in specifici giochi e strategie, quale novità nel panorama delle innovazioni in Italia ed intesa come parte integrante di un curricolo scolastico. Il fine è quello di verificare l’acquisizione delle abilità che la proposta MindLab promuove in termini di abilità cognitive e processi socio-relazionali.
Nel quinto articolo si illustra il caso di un corso universitario sulla comunicazione per futuri insegnanti e studenti di master in informatica e di come il corso si proponga di fornire un apprendimento esperienziale attraverso significativi contatti studente-insegnante e interazioni in classe, basandosi sull’utilizzo dei media online per arricchire il processo di apprendimento attivo.
L’articolo successivo propone un esame di materiali CLIL utilizzati per insegnare studi sociali in lingua inglese nelle scuole superiori di Bangkok. Le difficoltà degli studenti ad apprendere i contenuti di tali studi sono causate dalla capacità di comprendere solo una piccola percentuale di materiali studiati. L’articolo presenta una ricerca-azione pluriennale basata su due tipologie di dati: a) osservazioni, interviste e questionari; b) dati descrittivi in relazione ai libri e ai siti web usati per lo studio delle scienze sociali.
Nel penultimo articolo si discutono i risultati dell’analisi valutativa di un intervento di promozione della partecipazione e della riflessione sulle diverse rappresentazioni, prospettive e ideologie concernenti le differenze di genere e culturali, tenutosi nelle scuole secondarie di primo grado della città di Modena nell’anno scolastico 2010-2011. Per effettuare questa analisi sono state adottate diverse tecniche di rilevazione: questionari individuali di pre-test e post-test, interviste semi-strutturata rivolte alle classi, video-osservazione degli incontri laboratoriali. Vengono inoltre illustrate le principali evidenze prodotte dalla video-osservazione che hanno permesso di sottoporre ad analisi le interazioni e quindi i processi comunicativi in cui si sono concretizzate le attività.
L’articolo conclusivo illustra i risultati di un laboratorio di photovoice realizzato da un gruppo di adolescenti nell’ambito di un progetto educativo sulla legalità. Il laboratorio ha consentito agli adolescenti di osservare, riflettere e presentare alla comunità locale la propria rappresentazione della realtà e delle modalità prevalenti di rapporto con la legalità e le istituzioni, evidenziandone debolezze e ambiguità e ponendo interrogativi importanti ai decisori istituzionali, alle autorità educative e, non ultimo, alla comunità scientifica.