Dante a scuola, a scuola con Dante. Un percorso formativo nel Settecentenario dantesco
Dante a scuola, a scuola con Dante. Un percorso formativo nel Settecentenario dantesco
ISBN/ISSN: 978-88-7702-520-3
Nel proporre nell’anno scolastico 2021-2022 il percorso “Dante a scuola. A scuola con Dante”, IPRASE ha inteso celebrare il Sommo Poeta omaggiandolo nel Settecentenario della sua nascita. A tal fine, ci si è mossi secondo una duplice finalità: se da una parte era giusto e opportuno che IPRASE prendesse parte alle celebrazioni dantesche - che, come noto, si sono tradotte in una nutrita serie di eventi, di convegni e di pubblicazioni dedicate -, dall’altra era doveroso che lo facesse rispondendo anzitutto al proprio mandato istituzionale, ovvero affermando la priorità della ricerca didattica e della sperimentazione educativa.
Di qui il binomio Dante-scuola, che, non a caso, viene richiamato a chiasmo nel titolo dell’iniziativa, a sottolineare la natura di un percorso che è didatticamente orientato, attento cioè a esplorare le diverse sfaccettature, linguistiche e culturali, pedagogiche e formative, che pertengono alla figura e all’opera di Dante, un autore la cui centralità nel canone occidentale (assieme a Shakespeare) non necessita certo di alcuna dimostrazione ulteriore. È a partire da questa consapevolezza che si è progettato e offerto un percorso didattico e formativo rivolto a tutti gli insegnanti della scuola trentina; un percorso che è stato seguito e fortemente apprezzato dai docenti di tutti gli ordini di scuola, e che in alcuni momenti ha coinvolto direttamente anche gli studenti e le studentesse con proposte a loro riservate, spesso a carattere di ricerca e sperimentazione didattica, com’è nello spirito dell’Istituto.
Un percorso, tra l’altro, che nasceva anche dalla consapevolezza di una precisa, innegabile criticità: Dante è e rimane a tutti gli effetti un uomo del Medioevo, portatore, in quanto tale, di una visione dell’universo che si rifà a modelli tradizionali come il geocentrismo tolemaico, ma anche di idee e di concezioni che rischiano di apparire aliene da un mondo ormai del tutto secolarizzato, in cui le prospettive di fede, filosofiche e teologiche, si sono inesorabilmente appannate, riducendosi a un retaggio d’altri tempi, al lascito di una cultura che non ci appartiene più o che appare così lontana nel tempo da essere percepita come irrecuperabile.
Si trattava, in altre parole, di affrontare una sfida tutt’altro che facile. Una sfida che però è stata vinta. Se è vero che Dante rappresenta un modello culturalmente distante, è altrettanto vero - come dimostrano gli interventi raccolti nel presente volume - che la sua opera (in particolare la Commedia, ma non solo) ha mantenuto intatta la sua vitalità, la sua capacità di entrare in dialogo con i lettori - e soprattutto con i giovani lettori - di ogni epoca e di ogni periodo storico: dote unica e mirabile che è propria esclusivamente dei grandi classici, ovvero delle opere che hanno saputo coniugare perfezione compositiva e dottrina, profondità di pensiero e ricerca formale, non per intrattenere, come troppo spesso accade con la letteratura contemporanea, ma per mettere ciascuno di noi in dialogo con sé stesso, “obbligandoci”, per così dire, a confrontarci da vicino con le dimensioni costitutive della nostra humanitas. Di qui l’immagine di Dante come “compagno di strada”, come uomo che appartiene al suo tempo ma anche al nostro, hic et nunc, così come al tempo di chi verrà dopo di noi.
Preme ricordare, in chiusura, che il presente volume è dedicato alla memoria del Professor Luca Serianni, da sempre amico e collaboratore di IPRASE: a Lui, a pochi mesi dalla sua prematura scomparsa, vanno il nostro ricordo e la nostra riconoscenza.