Dal 2009 IPRASE sostiene e promuove un torneo di dibattito argomentativo intitolato “A suon di parole” in cui gli studenti si affrontano in gare basate non su discipline sportive di carattere fisico, ma sulla capacità di argomentare e contro-argomentare in modo controllato attorno a tematiche di carattere civico, sociale e interculturale. Lo stesso torneo è stato in seguito proposto anche in lingua inglese con "Word Games" e in lingua tedesca con "Wortbewerb".
 
Gli ottavi di finale di "A suon di parole", Edizione 2023-24. avranno luogo nel mese di marzo. Le sei classi partecipanti si sfideranno nei giorni 5, 6 e 11 del mese in modalità on-line. A marzo avranno luogo anche i dibattiti in lingua straniera.
 
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Motivazioni
Il progetto nasce da molteplici considerazioni tra cui, principalmente, la constatazione di una debolezza oggettiva di un dibattito pubblico pacato, dovuto anche alla difficoltà che hanno specialmente i giovani a orientarsi nell’ambito variegato dei social e della capacità di distinguere la fondatezza dei messaggi da essi mediati. Da questo dato di fatto nasce, per converso, l’esigenza di educare i ragazzi a saper distinguere tra le fonti e a formulare argomenti ben fondati. In un contesto ludico il torneo di dibattito incentiva l’educazione all’ascolto e al confronto civile che passa attraverso l’analisi delle argomentazioni avverse. 
 
Obiettivi
Obiettivo del torneo è la promozione di competenze linguistiche, logico/argomentative, interculturali e di cittadinanza dei partecipanti nell’ambito del parlato, della comunicazione non verbale e della capacità di esprimersi in pubblico. Sono inoltre sviluppate soft skills e life skills,quindi capacità creative, comunicative, di ascolto, di iniziativa, pro-socialità, resilienza ecc. I dibattiti sono realizzati, con formule diverse, in lingua italiana, inglese e tedesca.
La pratica della discussione per tesi contrarie concorre fortemente all’educazione civica e alla cittadinanza. Vi contribuisce in senso teorico e contenutistico poiché nel dibattito vengono affrontati temi riferiti all’educazione ambientale, alla dimensione estetica, alle regole della convivenza, ai principi istituzionali e della coesione sociale. E vi contribuisce anche in senso pratico, dato che sviluppa le capacità linguistico-espressive nella lingua madre e nelle lingue straniere e, nello stesso tempo, esercita in modo concreto i giovani al confronto, alla mediazione, al riconoscimento dell’altro, contribuendo, in tal modo, a prevenire le relazioni basate sulla reazione immediata e su comportamenti prevaricatori. 
 
Attività e innovazione didattica
In questi anni sono stati coinvolti circa 7000 studenti delle classi IV e III del ciclo secondario di secondo grado e, più recentemente, della scuola secondaria di primo grado che si sono esercitati nell’arte della dialettica e della controversia, apprendendo metodi, regole e principi che, secondo le finalità del progetto, faranno parte del loro patrimonio di cittadini. Nel 2018/19 le classi che hanno partecipato ai dibattiti sono state 60, i gruppi di studenti che hanno gareggiato secondo la formula delle gare in lingua straniera (Wordgames in inglese e di Wortgewerb in tedesco) 14: in tutto gli studenti che hanno avuto contatto con la pratica dell’argomentazione verbale sono stati 1300. I temi affrontati sono stati ca. 26 e i docenti che hanno seguito le classi o i gruppi come tutor 63. A questi docenti vanno aggiunti gli insegnanti e gli esperti che hanno partecipato alla formazione degli alunni e alle gare accanto ai tutor e come giudici. 
 
Risultati
Il progetto ha un notevole successo, tanto è vero che il metodo del dibattito razionale - che ha le sue radici nel dialogo Socratico e soprattutto nelle disputationes medievali - si sta, sulla base dell’esempio “A suon di parole”, diffondendo al biennio delle superiori, alla scuola secondaria di primo grado, nelle classi e all’interno delle assemblee di Istituto. Il debate costituisce un ambiente di apprendimento che destruttura e ricompone in modo innovativo il setting tradizionale della classe e per sua natura fa riferimento a modalità cognitive, relazionali e linguistico-comunicative plurime e di diverso tipo che gli studenti devono imparare a gestire in modo appropriato. Gli argomenti dei dibattiti hanno carattere civico; solitamente non sono affrontati in ambito scolastico e sono proposti ai giovani come occasioni per misurarsi con argomenti che li pongono di fronte a tematiche attuali, alle complessità dei nostri tempi e alle prospettive del futuro. Secondo le testimonianze dei docenti e degli studenti, basati su monitoraggi quantitativi e qualitativi, negli alunni sono sviluppate naturalmente abilità utili non solo in ambito scolastico, ma anche nel rapporto con il mondo del lavoro e con il territorio. 
 
A suon di parole e pandemia
Nell’a.s. 2019/20 il torneo si è interrotto nella fase in cui erano concluse le selezioni interne alle scuole e dovevano iniziare le gare tra Istituti. I partecipanti erano numerosi. Nell’a.s. 2020/21 le gare vengono riproposte in formato online e per motivi pratici si è dovuto limitare il numero delle scuole iscritte. Inoltre l’entrata in vigore dell’insegnamento di Educazione civica e alla cittadinanza rende più che mail attuale la pratica del dibattito regolamentato. Il modello e l’esperienza trentina di dibattito sono analizzati in un volume a cura di P. Sommaggio e C. Tamanini, A suon di parole, il gioco del contraddittorio, Mimesis, Mi, 2020. 
 
 
 

 

2015_3_1034_IP.01 AZIONI A SUPPORTO DEL PIANO “TRENTINO TRILINGUE”. Sviluppo delle risorse professionali e predisposizione di strumenti di apprendimento e valutazione. Questa iniziativa è realizzata nell'ambito del Programma operativo FSE 2014 – 2020 della Provincia autonoma di Trento grazie al sostegno finanziario del Fondo sociale europeo, dello Stato italiano e della Provincia autonoma di Trento. La Commissione europea e la Provincia autonoma di Trento declinano ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni contenute nei presenti materiali.

 

 

CONTATTI

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tel. 0461 494390
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