PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO E FORMATIVO​
Personalizzazione dei percorsi degli studenti di origine straniera

PlurilinguismoPlurilinguismo

"Se parli a un uomo nella lingua che comprende, arriverai alla sua testa.
Se gli parli nella sua lingua madre, arriverai al suo cuore." 

Nelson Mandela

 

Quasi sempre gli studenti stranieri che entrano nelle scuole italiane non sono solo bilingui, ma già plurilingui.

Prendiamo il caso di un alunno marocchino, la sua lingua materna, intesa come lingua in cui è immerso fin dalla nascita, parlata con familiari, conoscenti e coetanei, è un varietà dell’arabo (dārija,   الدارجة‎).  L’ingresso nella scuola  del suo Paese d'origine, lo vede subito alle prese con lo studio dell'arabo standard, lingua ufficiale e varietà alta,  attraverso la quale ha appreso la lettura e la scrittura. È molto probabile che il nostro studente sia entrato presto in contatto anche con la lingua francese, largamente diffusa in Marocco e spesso lingua veicolare per lo studio di alcune  materie  come quelle scientifiche. Ecco che ci troviamo di fronte ad un allievo trilingue o, addirittura quadrilingue se provenisse da una famiglia berberofona e quindi competente (anche solo oralmente) in una delle lingue  berbere presenti in Marocco.

Lo stesso esempio potrebbe essere esteso ad apprendenti di origine cinese, indiana e ancor più a studenti provenienti da qualche paese dell'Africa sub sahariana, dove l'istruzione formale avviene in inglese o in francese o in altre lingue ufficiali.

È quindi prevedibile che ogni studente straniero entri a scuola con un repertorio linguistico e un bagaglio di conoscenze (culturali, scolastiche, relazionali, ecc.) non sempre facili da quantificare, recuperare e osservare.

Il tema del plurilinguismo inteso come capacità di “usare nella comunicazione sociale differenti lingue per scopi differenti con differenti livelli di padronanza” (Beacco, 2005: 19)  porta l'attenzione alla varietà e alla complessità dei modi con cui i parlanti sviluppano la propria competenza comunicativa (Garcia, Wei 2014).

Il Consiglio d’Europa, in diversi documenti di indirizzo (Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione - Companion Volume e CARAP, un Quadro di Riferimento per gli Approcci Plurali alle Lingue e alle Culture. Competenze e risorse) ha sottolineato la necessità di valorizzare i repertori linguistici e le culture degli immigrati come approccio all’insegnamento delle lingue e come mezzo per promuovere società inclusive.

Stando agli studi della linguistica acquisizionale, nel rapporto d'interazione tra L1 e L2 non esistono due sistemi linguistici separati, bensì una competenza e un sistema operazionale comuni che costituiscono la base degli apprendimenti linguistici (metafora dell'iceberg). Quindi, se un apprendente ha già interiorizzato strategie linguistico-cognitive in una L1, queste sono potenzialmente trasferibili in una L2.
 

 

Valorizzare il repertorio linguistico di cui ogni studente è portatore è un’attenzione educativa importante per lo sviluppo cognitivo. La brusca interruzione o l’impedimento ad esprimersi nella propria lingua può rendere fragile l’integrità e, di conseguenza, l’integrazione della persona, considerato che la lingua è una delle componenti fondanti  la “cultura” e l’identità di ogni individuo.

 

Risorse in rete

 

Bibliografia

Beacco, J.-C. (2005). Languages and language repertoires: plurilinguismo as a way of lige in europe. Guide for development of language education polizie in Europe from linguistic diversity to plurilingual education. Reference study, Language Policy Division – Council of Europe (Retrieved from: https://rm.coe.int/languages-and-language-repertoires-plurilingualism-as-a-way-of-life-in/16802fc1ba).

Bhabha, J., Giles, & W., Mahomed, F. (2020). A Better Future-The Role of Higher Education for Displaced and Marginalised People. 

Consiglio d’Europa (2010). Guida per lo sviluppo e l’attuazione di curricoli per una educazione plurilingue e interculturale (Retrieved from: https://rm.coe.int/guida-per-lo-sviluppo-e-l-attuazione-di-curricoli-per-una-educazione-p/16805a028d).

Cruel, M., Schneider, J, & Lelie, F. (2012). The European Second Generation Compared. Does the Integration Context Matter?. Amsterdam: University Press.

Cummins, J. (1979). Linguistic Interdependence and the Educational Development of Bilingual Children. Review of Educational Research, 49(2), pp. 222–251. DOI: 10.3102/00346543049002222.

Garcia, O. & Wei, L. (2014). Translanguaging: Language, Bilingualism and Education. Basingstoke (UK): Palgrave Macmillan.  ISBN: 978-1-137-38576-5.