PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO E FORMATIVO​
Personalizzazione dei percorsi degli studenti di origine straniera

< OSSERVAZIONE, PROGETTAZIONE, VALUTAZIONE

Passo 3: Personalizzazione dei percorsi
 

Una volta individuati i bisogni specifici, presa visione dei livelli di competenza linguistica, stabiliti gli elementi fondanti la propria disciplina, i docenti procedono con l’elaborare il Percorso Didattico Personalizzato (territorio provincia di Trento) o il Piano di Studio Personalizzato (territorio nazionale).
Il Regolamento per l’inserimento e l’integrazione degli studenti stranieri nel sistema educativo provinciale trentino estende questa attenzione non solo ai neo arrivati ma anche agli studenti presenti sul territorio italiano da più tempo o nati in Italia, per supportare la graduale acquisizione e lo sviluppo della L2 per studiare e apprendere.
Questi percorsi personalizzati hanno carattere di ponte e, in relazione a eventuali nuovi bisogni emergenti e alla progressiva acquisizione di competenze nelle discipline e in lingua italiana, vanno via via modificati. La loro elaborazione, infatti, non corrisponde ad un mero adempimento burocratico: il Percorso Didattico Personalizzato è un fondamentale strumento che indica le tappe del percorso da compiere con gli studenti di origine straniera, sollecita i componenti del consiglio di classe ad una riflessione condivisa sul singolo studente e introduce uno stile di lavoro che converge su saperi e componenti essenziali. Il fine ultimo dell’attuazione dei Percorsi Didattici Personalizzati è il raggiungimento di un'autonomia nell'apprendimento da parte dello studente; la stesura e attuazione del Percorso Didattico Personalizzato non è più necessaria quando lo studente è in grado di “agganciarsi” proficuamente a tutte le attività della classe.

Piani o percorsi personalizzati ben costruiti contengono:

  • una descrizione quanto più possibile chiara e completa della situazione dello studente;
  • una scelta di priorità sulle competenze e gli apprendimenti da promuovere;
  • gli interventi e i dispositivi di supporto e facilitazione specifici;
  • gli ambiti di partecipazione (più o meno mediata) alle attività;
  • l’attenzione all’apprendimento dell’italiano L2 in quanto lingua veicolare per i contenuti disciplinari;
  • le modalità di verifica e le scelte valutative.

Si riportano alcuni format vuoti (PSP - Piano di Studio Personalizzato e PDP - Percorso Didattico Personalizzato) e alcuni esempi compilati, per documentare questo processo di selezione, ricordando che si tratta di strumenti che mirano a tutelare il percorso scolastico di chi ancora non ha una conoscenza dell’italiano sufficiente per lo studio autonomo: