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RicercAzione Volume 5 - Numero 1

RicercAzione Volume 5 - Numero 1

ISBN/ISSN: 2036-5330
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AA. VV.
giugno 2013

Categoria: RicercAzione

Area tematica: Scuola inclusiva

Parole chiave:

Questo numero inizia con il trattare l’argomento della riforma dei Piani di Studio in Provincia di Trento. Tale riforma iniziata dalla Provincia Autonoma di Trento nel 2009 parte con l’idea di organizzare il percorso degli studenti in bienni e curricoli articolati per competenze, abilità e conoscenze. Le competenze sono stabilite a livello centrale per tutte le scuole del Trentino. I documenti provinciali fissano un primo elenco di conoscenze e abilità che successivamente vengono articolate dalle scuole all’interno di ogni biennio definendo così i Piani d’Istituto, cioè i curricoli di scuola che sono poi validati da gruppi di esperti disciplinaristi.
Nel secondo articolo viene posta particolare attenzione al curricolo verticale per competenze ed alla reinterpretazione dei concetti di continuità e di discontinuità nel percorso di istruzione attraverso la riflessione sulle conoscenze, sulle abilità e sugli atteggiamenti da promuovere e sul significato stesso di gradualità. I Piani di studio del primo ciclo della Provincia Autonoma di Trento configurano un curricolo strutturato su traguardi biennali di competenza.
Nel terzo articolo si parla in particolare del curricolo di italiano e di come rappresenti uno dei fondamentali ambiti di ricerca e riflessione nel processo di revisione che ha investito il percorso formativo degli studenti italiani, oggi finalizzato al conseguimento di competenze chiave per l’apprendimento. Viene effettuato un confronto fra le indicazioni nazionali per il primo ciclo emanate dal MIUR e le linee guida della PAT evidenziandone convergenze e differenziazioni.
Si prosegue con il quadro di riferimento per la matematica nei piani di studio provinciali ed in questo articolo vengono individuate le caratteristiche principali del quadro di riferimento epistemologico e didattico della matematica presente nei Piani di Studio Provinciali. L’impostazione di questo quadro è collegata ai temi della discussione epistemologica e didattica sviluppatasi in Europa e nel mondo in  seguito alla proposta bourbakista di insegnamento delle matematiche moderne.
Il quinto articolo presenta il curricolo scientifico della scuola del primo ciclo nelle linee guida della Provincia Autonoma di Trento, ed in particolare gli aspetti innovativi dell’ambito scientifico delle Linee Guida della PAT. Delle significative indicazioni metodologiche vengono discusse sia le difficoltà di implementazione nelle scuole, sia i rischi di un loro utilizzo inconsapevole dal punto di vista epistemologico.
Nel sesto articolo il tema trattato è la valutazione e certificazione delle competenze e di come sia stato attentamente considerato nel processo di attuazione/implementazione dei Piani di Studio della PAT. Si evidenzia in particolare il modello utilizzato e le proposte avanzate in merito alla valutazione delle competenze e si illustra nei suoi aspetti più significativi e innovativi un’esperienza progettuale realizzata nel corso dell’a.s. 2012-2013 presso il liceo “Fabio Filzi” di Rovereto (Tn).
Nel settimo articolo vengono messe in evidenza analogie e differenziazioni fra le indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 e i Piani di Studio Provinciali del 2010. Quello che emerge dalla comparazione è una sostanziale vicinanza di visione e di cultura didattica, insieme ad alcuni aspetti problematici che invitano non solo ad un approfondimento teorico ma anche ad una verifica sul terreno del fare scuola.Nel penultimo articolo vengono illustrate le finalità e le ragioni che sostengono l’approccio didattico per competenze, individuate in un nuovo bisogno formativo, cognitivo e didattico. Si evidenzia l’importanza di una progettazione per competenze nella costruzione del curricolo verticale indicando attività e principi metodologici attraverso cui realizzare la didattica per competenze.
In chiusura di questo numero di Ricercazione viene sviluppato l’argomento relativo al passaggio dal biennio al triennio dei percorsi tecnici e professionali in Trentino e di come venga richiesta una didattica unitaria, attiva, tesa a mobilitare le risorse buone degli studenti in modo tale che, per mezzo di un incontro vivo con la cultura, diventino davvero autonomi e responsabili, capaci di inserirsi positivamente nel reale. Quindi la necessità di elaborare un curricolo formativo, frutto di una reale cooperazione da parte di tutti i docenti, che dia indicazioni in merito alle mete da perseguire e suggerisca un percorso in grado di stimolare la crescita degli studenti nella direzione indicata.
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