Programma 5 | 6 aprile 2019 Programma 5 | 6 aprile 2019

 

Venerdì 5 aprile 2019

14.15 - 14.45

Teatro Cuminetti
Registrazione partecipanti
 

14.45 - 16.45

Teatro Cuminetti e Sala Conferenze in diretta video
Apertura dei lavori
Mirko Bisesti - Assessore provinciale all’Istruzione, Università e Cultura
Giovanni Biondi - Presidente Indire
Roberto Ceccato - Dirigente generale del Dipartimento Istruzione e cultura - PAT
Mario G. Dutto - Presidente del Comitato Tecnico Scientifico di Iprase


Plenaria: Apprendimento e insegnamento oggi. Neuroscienze, didattica, innovazione 
L’intervento richiama le principali evidenze relative allo sviluppo del cervello in età evolutiva e alle basi neuroscientifiche dell’apprendimento. Partendo da qui prospetta lo spazio per la didattica nel confronto tra tradizione e innovazione, con particolare riferimento al ruolo della ripetizione, al microlearning, al tema dell’embodiment.
Pier Cesare Rivoltella - Ordinario di Didattica presso l’Università Cattolica di Milano. dettaglio
 

17.00 - 18.15

Teatro Cuminetti
Ambienti di apprendimento e nuove tecnologie
Passare da un ambiente costruito per l’insegnamento ad un ambiente centrato sull’apprendimento richiede una innovazione radicale del modello scolastico. Una innovazione che coinvolge il tempo e lo spazio del fare scuola ma anche gli strumenti, i linguaggi e l’attività degli insegnanti. Fuori da questo contesto di cambiamento il potenziale che le tecnologie esprimono rischia di essere vanificato. Fare con le tecnologie digitali le stesse cose che si possono fare in maniera “analogica” è il modo peggiore di intendere e usare la tecnologia.
Giovanni Biondi, presidente di Indire. dettaglio

Sala Video
I disturbi del neurosviluppo nella scuola dell’infanzia e nella primaria: agire sulla comunità per promuovere l’inclusione 
Si presenta un modello di formazione e accompagnamento rivolto agli insegnanti che si occupano di educazione e dei sistemi di apprendimento di bambini con disturbi del neurosviluppo, in particolare dello spettro autistico. Questo modello si occupa di costruire comunità che comprendano e accolgano le neurodiversità coinvolgendo attivamente gli insegnanti, gli educatori, i bambini e i loro genitori.
Stefano Cainelli, docente e formatore esperto di processi di inclusione sociale e scolastica di bambini e persone con neurodiversitàdettaglio

Sala Conferenze
Per un accostamento inclusivo alla lingua straniera: il ruolo della sensibilizzazione fonologica
Si focalizza l’attenzione sul ruolo della componente fonologica nell’apprendimento della lingua straniera, evidenziando come interventi tempestivi di sensibilizzazione fonologica nella scuola dell’infanzia e primaria possano favorire poi l’accostamento al codice scritto. La relazione è accompagnata da esempi operativi, dai quali emerge che questo tipo di intervento, imprescindibile per sostenere gli apprendenti con differenze evolutive nel linguaggio, può essere vantaggioso per tutta la classe.
Michele Daloiso, professore associato di Didattica delle Lingue Moderne - Università degli Studi di Parmadettaglio

Sala FBK
Innovazione nella didattica delle scienze nella scuola primaria e dell’infanzia. Fondamenti ed esempi di un curricolo narrativo guidato dai concetti
A partire dai risultati di ricerca delle scienze cognitive, vengono identificati i concetti elementari fondanti il pensiero umano secondo la teoria delle mente embodied, trasversali e unificanti le discipline scientifiche e umanistiche. Viene evidenziata l’importanza della metafora, del pensiero analogico e della narrazione nell’educazione scientifica e suggerito come su queste basi si può costruire, con una modalità bottom-up, un curricolo verticale interdisciplinare guidato dai concetti. Vengono infine portati esempi di percorsi verticali supportati da storie, sviluppati all’interno del progetto Max’s Worlds di MultiLab della Facoltà di Scienze della Formazione di UniBz.
Federico Corni, professore di Didattica e Storia della Fisica - Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Bolzanodettaglio

 

 

Sabato 6 aprile 2019

9.30 - 10.45

Teatro Cuminetti
Educazione civica e sviluppo delle competenze di cittadinanza. Esperienze recenti e nuove prospettive
Presso la Commissione Cultura della Camera dei deputati sono attualmente in discussione una dozzina di proposte di legge che, con diverse locuzioni, hanno come oggetto questa tematica. Perché si sente il bisogno di nuove norme in materia? Quali sono gli elementi di insoddisfazione circa i risultati sinora conseguiti? Che collocazione dovrebbe avere questo insegnamento: una dimensione completamente trasversale? Una disciplina autonoma con un orario definito e una specifica valutazione? Uno spazio distinto all’interno della storia? Si prendono in esame le soluzioni sinora adottate nella scuola primaria, analizzando l’evoluzione storica dei concetti di educazione civica e di educazione alla cittadinanza e individuando i nuclei fondanti di tale insegnamento nell’attuale società.
Dino Cristanini, direttore editoriale della rivista didattica per la scuola primaria Nuovo Gulliver Newsdettaglio

Sala Video
Imparare a leggere e scrivere: incidenza delle pratiche quotidiane di insegnamento
L’insegnamento della lettura e scrittura è un tema classico della tradizione pedagogico-didattica su cui, negli ultimi anni, si è progressivamente ridotta l’attenzione della ricerca, sia in ambito accademico che professionale, nonostante questo rimanga un passaggio cruciale nel processo di scolarizzazione e di alfabetizzazione culturale. Da qui l’intento della ricerca realizzata da Iprase nel periodo 2016-18, orientato ad esplorare le pratiche di insegnamento/apprendimento della lettura e scrittura in uso nelle scuole trentine per identificare le soluzioni più efficaci e sviluppare azioni di accompagnamento e di potenziamento.
Mario Castoldi, docente di Didattica generale presso l’Università degli Studi di Torinodettaglio
Angela Martini, collabora con lNVALSI alla costruzione delle prove per la valutazione degli apprendimenti e all’analisi dei risultati delle rilevazioni annuali dell’Istitutodettaglio
Giuseppe Tacconi, professore associato di Didattica generale presso l’Università degli Studi di Veronadettaglio
Lerida Cisotto, docente di Didattica della lingua italiana presso l’Università degli Studi di Padova e formatrice. dettaglio

Sala Conferenze
Rilevare i bisogni educativi attraverso la ricerca-azione didattica 
L’esperienza trentina di rilevazione precoce costituisce un esempio innovativo di ricerca-azione didattica finalizzata ad osservare processi di apprendimento e aspetti del comportamento utili a intercettare i bisogni degli alunni. In quest’ottica il docente assume un atteggiamento/profilo che “legge” il contesto e il bambino (modello bio-psico-sociale) e lo rielabora per attivarsi in nuove-azioni. In tale quadro si inserisce anche uno sguardo innovativo sulle figure professionali che promuovono la cultura dell’inclusione.
Dario Ianes, docente ordinario di Pedagogia e Didattica Speciale all'Università di Bolzano, Corso di Laurea in Scienze della Formazionedettaglio
Caterina Scapin, docente esperta presso Iprasedettaglio


Sala FBK
Pratiche didattiche del progetto PerContare per prevenire difficoltà (gravi) di apprendimento in aritmetica
Insegnare e apprendere l’aritmetica sono attività complesse, delicate. È fondamentale fin da subito proporre “buone pratiche” per prevenire l’insorgere di difficoltà d’apprendimento anche gravi. Tali difficoltà sono spesso fattori che influiscono negativamente sulla motivazione e sul rendimento degli studenti in tutto il loro percorso educativo matematico. Saranno descritti alcuni risultati della ricerca e aspetti fondanti di proposte didattiche sperimentate nel progetto PerContare per prevenire e affrontare difficoltà in aritmetica dai primi anni della scuola primaria. Uno studio longitudinale condotto durante il progetto ha, inoltre, mostrato che una didattica fondata sulle proposte del progetto PerContare porta ad una riduzione significativa degli studenti positivi ai test diagnostici per la discalculia somministrati in classe terza primaria o a otto anni.  
​Anna Baccaglini-Frank, ricercatrice presso l’Università di Pisadettaglio

 

11.00 - 12.15

Teatro Cuminetti
“Fuoriclasse”: un’idea di scuola esperienziale
Percorso di autovalutazione attraverso il quale analizzare metodi, tecniche, strumenti, tecnologie, oggi a disposizione dei docenti e della scuola italiana per soddisfare i bisogni didattici dei propri alunni. Variare stili d’insegnamento, proporre esperienze oltreché contenuti, assumere un approccio dialogico sono ingredienti fondamentali per sviluppare i diversi talenti e costruire il sapere agire autonomo e responsabile di tutti i futuri cittadini del mondo.
Rodolfo Galati, tutor coordinatore del tirocinio SFP - Università di Torinodettaglio

Sala Video
Valutare per competenze: rubriche per la valutazione disciplinare 
Sempre più emerge con evidenza la necessità di una valutazione più professionale da parte del sistema scolastico, in grado di assicurare sia il rigore metodologico, sia la trasparenza come requisiti indispensabili per una valutazione pubblica; la ricerca su questo tema, anche a livello internazionale, da oltre due decenni propone le rubriche valutative come un dispositivo tecnico che mira a rispondere alle esigenze indicate. Nel seminario si discutono le modalità di elaborazione e si forniscono esempi di rubriche per la valutazione di metà anno e fine anno relativa alle diverse discipline di insegnamento. 
Mario Castoldi, docente di Didattica generale presso l’Università degli Studi di Torinodettaglio

Sala Conferenze
La neuropsicologia per la didattica inclusiva integrata: il progetto di ricerca-azione nelle Valli del Noce
La capacità di organizzare il pensiero, memorizzare e rielaborare i contenuti, monitorare le azioni e regolare il comportamento sono le richieste che la scuola, sin dalle prime fasi, pone quotidianamente ad uno studente. Alcuni bambini con deboli capacità attentivo-esecutive si mostrano spesso affaticati e “sopraffatti” da tali richieste e il permanere di questa condizione può generare problematiche emotivo-motivazionali. Il progetto di ricerca-azione parte da queste criticità e, fondandosi sulle attuali conoscenze neuro-scientifiche, punta ad affrontare con efficacia le complesse fasi degli apprendimenti per mezzo di una didattica inclusiva che tenga conto dei sottoprocessi mnestici ed attentivi che li regolano e li favoriscono.
Maria Cristina Veneroso, insegnante, dottore di ricerca in scienze psicologiche e pedagogiche, attualmente è assegnista di ricerca presso l’Università degli studi di Trentodettaglio
Andrea Di Somma, medico-foniatra, esperto in disturbi dell’apprendimento, presidente dell’Associazione nazionale disturbi dell’Apprendimentodettaglio


Sala FBK
Entrare nella cultura scritta: continuità e discontinuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria
Si propone una riflessione sulle numerose dimensioni di continuità/discontinuità che caratterizzano, in generale, l’apprendimento nel passaggio tra scuola dell’infanzia e scuola primaria. In particolare si contestualizza la riflessione sull’apprendimento della lettura e della scrittura, individuando le ragioni psicopedagogiche a sostegno della continuità. Vengono presentate esperienze di continuità realizzate e realizzabili e il loro impatto sull’idea di bambino e di apprendimento degli adulti: insegnanti e genitori.
Franca Rossi, docente presso l’Università “La Sapienza” di Roma ed esperta di processi di apprendimento in età evolutivadettaglio

 

13.45 - 15.00

Teatro Cuminetti
Didattica per competenze: approcci metodologici per la scuola primaria 
Si presentano alcuni dei principali metodi che ben si prestano all’attivazione di una didattica per competenze con alunni di scuola primaria: approccio cooperativo, classe-ribaltata, lezione dialogata, laboratori, ricerca. Al di là dell’approfondimento di ogni singolo metodo, ciò che si intende evidenziare è la presenza di alcuni caratteri comuni e principi formativi, che li rende idonei allo sviluppo di competenze, sia disciplinari, sia trasversali e di cittadinanza. L’insegnante è chiamato quindi a una riflessione meta-metodologica e criteriale, valida per le proprie scelte in campo professionale e didattico.
Sonia Claris, dirigente scolastica, tutor organizzatrice di Tirocinio per Scienze della Formazione Primaria presso l’Università degli Studi di Bergamodettaglio


Sala Video
Insegnare a leggere e a scrivere in classe prima. Pratiche, attività e contesti di apprendimento
La ricerca condotta nelle classi prime del Trentino ha dato visibilità al cambiamento in atto nella didattica per la prima alfabetizzazione. Il metodo sta sullo sfondo; in primo piano c’è la pratica didattica, frutto di esperienza e di riflessione: essa è “scritta” nel contesto classe e opera sistematici sconfinamenti al tracciato prescritto dai metodi. Ciò, in conseguenza dell’attenzione rivolta dagli insegnanti ai saperi esperienziali dei bambini, della sollecitudine verso le loro caratteristiche d’apprendimento, della sensibilità per i mondi del quotidiano e dell’attitudine a coltivare un clima di classe improntato a partecipazione, apprezzamento e desiderio di imparare. Lavorando in sinergia con i bambini, gli insegnanti guardano oltre la padronanza strumentale del codice, mentre i bambini imparano la lingua, il suo funzionamento, i suoi usi.
Lerida Cisotto, docente di Didattica della lingua italiana presso l’Università degli Studi di Padova e formatricedettaglio

 

Sala Conferenze
Insegnare oggi nella scuola primaria: idee da abbandonare e consapevolezze da sviluppare 
L’interazione tra la realtà della formazione iniziale degli insegnanti e la scuola primaria può generare un dialogo arricchente poiché mette a confronto entrambe con la ricerca educativa. Solo così la professionalità dell’insegnante, in formazione o in servizio, assume come criterio del proprio agire il pieno fiorire delle potenzialità di ciascuno dei propri alunni e la promozione di una comunità civile orientata al bene comune.
Claudio Girelli, ricercatore in pedagogia sperimentale presso il Dipartimento di Scienze umane dell’Università di Veronadettaglio

Sala FBK
TLT 2018 Trentino Language Testing 
Svolta nel corso dell’anno scolastico 2017-18, la seconda rilevazione delle competenze linguistiche in lingua inglese e tedesca ha coinvolto un campione di circa 3000 studenti rappresentativi del sistema educativo e di istruzione e formazione professionale provinciale trentino. Il seminario intende ragionare sugli esiti e fornire spunti di riflessione per un approfondimento sull’insegnamento delle lingue in Trentino. Verranno inoltre illustrate le principali funzionalità della Piattaforma Demo - uno strumento di valutazione delle competenze linguistiche a disposizione di tutte le scuole - e la sua valenza didattica.
Luciano Covi, direttore Iprasedettaglio
Maurizio Carpita, professore Ordinario di Statistica presso l'Università degli Studi di Bresciadettaglio
Mattia Oliviero, ricercatore Iprasedettaglio

 

15.15 - 16.30

Sala Video
Esperienze e pratiche didattiche tra “qui” e “altrove” nella scuola plurilingue e multiculturale
Vengono presentati percorsi educativo/didattici volti alla promozione dell’inclusione scolastica e sociale, della cittadinanza attiva e della legalità, con una particolare focalizzazione sulle metodologie e attività laboratoriali e sulla didattica per competenze. Obiettivi specifici di tali percorsi sono: decentrare il proprio punto di vista, sviluppare empatia, capire la potenzialità dell’uso della narrativa e della letteratura per l’infanzia.
Angela Maltoni, insegnante di scuola primaria presso l’I.C. Bolzaneto Scuola Dante Alighieridettaglio

Sala Conferenze
Insegnare in lingua nella scuola primaria. Indicazioni emergenti dalle evidenze empiriche nell’esperienza trentina
Dopo una prima analisi dei benefici e delle criticità presenti nell’applicazione della didattica CLIL, viene delineata una panoramica su come insegnare una disciplina attraverso un'altra lingua alla scuola primaria (modalità, strategie di insegnamento, ecc.). Questi aspetti saranno poi confrontati con i risultati della ricerca sull’insegnamento delle scienze in lingua (inglese e tedesco), svolta da Iprase nel corso dell’anno scolastico 2017-18 su un campione di classi quarte di scuola primaria del Trentino.
Dieter Wolff, professore emerito di psicolinguistica applicata alla Bergische Universität Wuppertal, Germaniadettaglio


Sala FBK
Continuità e discontinuità nell’apprendimento della matematica  
Vengono presentati alcuni nodi nell’apprendimento della matematica, al momento del passaggio tra scuola dell’infanzia e scuola primaria, e tra questa e la secondaria. Vengono esaminate alcune situazioni significative, in riferimento anche alle pratiche didattiche e ai materiali utilizzati.
Giorgio Bolondi, docente presso la Libera Università di Bolzanodettaglio

 

16.45 - 18.00

Sala Video
Quando la ricerca è a supporto della didattica: promuovere pratiche di educazione linguistica inclusiva nella scuola primaria 
Si illustrano i materiali e i risultati delle sperimentazioni educative realizzate all’interno del Progetto Osservare l’Interlingua, promosso dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia, con la supervisione scientifica di Gabriele Pallotti. Il Progetto promuove percorsi di educazione linguistica per la classe multilingue e forme di didattica inclusiva combinando le tecniche proprie della didattica attiva, del cooperative learning e del process writing con l’Approccio dell’Interlingua all’educazione linguistica. I 10 anni di ricerca nelle scuole mostrano come i materiali sviluppati nel progetto promuovano efficacemente le abilità di scrittura per tutti gli allievi, permettendo così di valorizzare le competenze di ciascuno all’interno di un percorso comune.
Stefania Ferrari, ricercatrice e formatrice in linguistica acquisizionale presso l'Università del Piemonte Orientaledettaglio

 

Sala Conferenze
Robotica educativa alla Primaria: il progetto ROBOESTATE17, il genere, le aspirazioni professionali 
Si presentano i risultati del progetto ROBOESTATE17 un campo estivo di robotica per bambine e bambini della primaria, organizzato con lo scopo principale di creare o aumentare l’interesse verso le materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) soprattutto nelle bambine. Mediante un’analisi sia qualitativa sia quantitativa dell’iniziativa, abbiamo trovato che al termine del corso molti dei partecipanti, specialmente le bambine, avevano cambiato le loro aspirazioni di carriera, citando come loro desiderio il poter fare da grande anche professioni tecno-scientifiche. 
Ornella Mich, Research Manager del Programma Scuola - area Smart Cities and Communities, FBKdettaglio

Sala FBK
Ricerche in continuità verso un curricolo 0-11 anni. L'esperienza di Reggio Emilia
I Nidi e le Scuole comunali dell’infanzia di Reggio Emilia sono, dalla loro nascita, un’esperienza di continuità educativa 0-6 anni che nel tempo, e attraverso diverse progettualità, si è arricchita del dialogo con la scuola primaria. Tale percorso, nel 2009, ha trovato un luogo di elaborazione quotidiana nella Scuola dell’Infanzia comunale e Primaria statale presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi che ha consentito di approfondire, in relazione tra loro, i piani pedagogico-didattico, organizzativo, partecipativo e formativo. L’esperienza di continuità si fonda su l’idea di bambino attivo e costruttore del proprio sapere, l’idea di conoscenza e apprendimento come ricerca e costruzione individuale; la progettazione come strategia di insegnamento-apprendimento e la formazione condivisa fra gli ordini di scuola. La scuola si propone come comunità in apprendimento della città a cui partecipano anche genitori e territorio.
Giovanna Cagliari, insegnante formatrice e collaboratrice di Reggio Childrendettaglio