Didattica della Matematica Inclusiva
nella scuola secondaria di primo grado


A cura di: Anna Baccaglini-Frank, Giulia Lisarelli, Federica Poli

Realizzazione tecnico-grafica:
Debora Cristanelli

Introduzione e premesse Introduzione e premesse

Il percorso di ricerca-azione "Didattica della matematica inclusiva" è stato promosso e coordinato da IPRASE, all’interno del progetto FSE “Le nuove frontiere del diritto all’istruzione. Rimuovere le difficoltà d’apprendimento, favorire una scuola inclusiva e preparare i cittadini responsabili e attivi del futuro”, con la guida delle esperte Anna Baccaglini-Frank, Giulia Lisarelli e Federica Poli, del Dipartimento di Matematica dell'Università di Pisa, al fine di attuare un accompagnamento formativo esperienziale degli insegnanti di scuola secondaria di primo grado per la progettazione e sperimentazione di risorse didattiche inclusive e multimodali mirate a prevenire il fallimento in matematica.

Questo sito raccoglie il materiale didattico progettato e sperimentato per le classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado, che viene messo a disposizione di tutti gli insegnanti interessati, a titolo completamente gratuito.

 

Contesto

In Trentino nell'anno scolastico 2018-2019 i dati relativi alle certificazioni rilasciate ai sensi della legge 170/2010 in materia di disturbi specifici dell’apprendimento sono percentualmente pari al 5,1% sul totale degli studenti iscritti in tutti gli ordini e gradi di scuola (pubblica e privata, ivi compresa la formazione professionale – Fonte: La scuola è aperta a tutti, marzo 2019 – Sistema informativo della scuola trentina). Questi studenti, insieme a molti altri (studi nazionali indicano che circa il 20% dei bambini ha prestazioni sotto-norma sui test prestazionali usati per le diagnosi di discalculia, tanto da risultare positiva rispetto alla discalculia) riscontrano difficoltà anche gravi e persistenti nell’apprendimento della matematica. Per questo è necessario, da un lato, riconoscere i profili di apprendimento matematico degli studenti e, dall’altro, offrire pratiche e strumenti didattici adeguati alle esigenze di ogni studente all’interno della classe, in un’ottica inclusiva. La ricerca ha dimostrato che l’uso di buone pratiche didattiche porta ad una significativa diminuzione delle difficoltà in matematica.

 

La ricerca-azione

Il percorso di ricerca e accompagnamento formativo esperienziale ha visto la partecipazione di un gruppo di insegnanti della Provincia autonoma di Trento, durante gli anni scolastici 2019/20 e 2020/21. A conclusione di tale biennio, il materiale didattico progettato e sperimentato per le classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado è stato revisionato e messo a punto ai fini della sua disseminazione.

Nel primo anno scolastico hanno partecipato docenti di classi prime e seconde delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi Cembra, Ladino di Fassa, Trento 6, Trento 4, Cles, Alta Vallagarina, Ala, Borgo Valsugana, Villa Lagarina, Isera-Rovereto. Nel secondo anno ha partecipato un numero ancora maggiore di docenti di classi prime e seconde delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi Cembra, Ladino di Fassa, Trento 4 e Cles.

Il percorso biennale si è fondato su una metodologia di tipo Design Based Research (DBR) - la tipica metodologia scientifica utilizzata in progetti educativi che prevedono la realizzazione di materiali e percorsi didattici da sperimentare e rivedere in cicli successivi. Tale metodologia è stata condivisa all'interno del gruppo degli insegnanti sperimentatori, con l'obiettivo di costruire una solida comunità di ricerca-azione.

 

Durante il processo di ricerca-azione le esperte hanno lavorato al fianco degli insegnanti sperimentatori, offrendo occasioni di confronto all'interno della piattaforma riservata, incontri di formazione per lo più online, e interventi in presenza nelle classi degli insegnanti sperimentatori.

Tutti i materiali sono stati sviluppati alla luce dei risultati della ricerca in didattica della matematica e delle esperienze fatte durante la fase di sperimentazione del progetto.

Tali materiali si fondano su alcuni punti cardine che caratterizzano il progetto di ricerca-azione:

  • Inclusività: le proposte sono a "soglia bassa" e "soffitto alto", consentendo a tutti gli studenti (con una storia di prestazioni basse o alte in matematica) di cimentarsi in processi di esplorazione matematica, apprendendo in modo profondo (vedere a questo proposito la sottostante “goccia formativa in video” di Anna Baccaglini-Frank).
     

 

  • Multimodalità: le proposte coinvolgono l’interazione con oggetti fisici e digitali, aprendo nuovi canali per l'accesso e la produzione di informazioni.
  • Equilibrio tra procedure e significati: il progetto porta a comprendere il senso delle procedure e favorisce la costruzione di significati matematici a partire dal confronto e dalla riflessione sulle diverse procedure proposte.
  • Prevenzione del fallimento in matematica: consentendo agli studenti di vivere vere esperienze di successo in matematica, basate sulla comprensione, il progetto favorisce la partecipazione al discorso matematico, attuato mediante un’attenta gestione della discussione matematica collettiva (vedere a questo proposito la seconda “goccia formativa in video” di Anna Baccaglini-Frank).