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Le sfide della scuola primaria al convegno promosso da Iprase

Le sfide della scuola primaria al convegno promosso da Iprase

05 aprile 2019
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Si è chiusa la prima giornata di lavori con l'intervento del professor Corni 

Le sfide della scuola primaria al convegno promosso da Iprase

Nella seconda parte del pomeriggio il convegno promosso da Iprase insieme a Miur e Indire, è proseguito con i contributi di Stefano Cainelli, docente e formatore di processi di inclusione sociale e scolastica di bambini con neurodiversità, che ha parlato di come promuovere l'inclusione nella scuola dell'infanzia e nella primaria per i bambini con disturbi dello spettro autistico, nonché di Michele Daloiso, professore di didattica all'Università di Parma, che ha spiegato come accostarsi in modo inclusivo alle lingue straniere. Infine, Federico Corni, professore alla Libera Università di Bolzano, ha spostato l'attenzione sull'innovazione nella didattica, partendo dai risultati di una ricerca sulle scienze cognitive.
E domani il convegno "Partire bene per andare lontano. La scuola primaria fra tradizione, ricerca e innovazione", presso le sale del Centro Servizi Culturali Santa Chiara e della Fondazione Bruno Kessler in via S. Croce a Trento, proseguirà con gli interventi di altri relatori di levatura nazionale come Anna Baccaglini-Frank, ricercatrice presso l’Università di Pisa, Mario Castoldi, dell'Università di Torino, Lerida Cisotto, docente di didattica all'Università di Padova e formatrice.
Il professor Corni, partendo dai risultati di ricerca delle scienze cognitive, ha elencato i concetti elementari fondanti il pensiero umano secondo la teoria della mente embodied: "L'idea - ha spiegato il docente della Libera Università di Bolzano - è quella di una conoscenza che parte dal basso ovvero di come quei contenuti possano essere trasferiti nella nostra mente e in quella dei nostri alunni, perché se un contenuto non fa parte della nostra coscienza presto viene dimenticato". 
Per questo è necessario costruire dal basso con un percorso verticale basato su concetti elementari alla portata della nostra mente e di quella degli alunni, di qui appunto la definizione di mente embodied, ovvero di concetti che non sono astrazioni, quanto di conoscenza che "nasce in noi per come il nostro corpo interagisce con l'ambiente". Corni ha quindi evidenziato l’importanza della metafora, del pensiero analogico e della narrazione nell’educazione scientifica e suggerito come su queste basi si possa costruire, con una modalità bottom-up, un curricolo verticale interdisciplinare guidato dai concetti. Da queste basi è stato sviluppato il progetto Max’s Worlds di MultiLab della Facoltà di Scienze della Formazione di UniBz, di cui il professor Corni ha presentato alcuni esempi. In conclusione anche la presentazione del progetto “learning in depth”: “Lid è un progetto di apprendimento in corso che coinvolge il bambino dal primo giorno di scuola all’ultimo”, ha concluso Corni. In questo percorso ogni alunno approfondisce per molto tempo un argomento, senza fretta, sviluppando il piacere nei confronti dell’apprendere stesso, in questo modo ogni studente acquisisce negli anni una competenza reale.
 
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