PROMUOVERE IL SUCCESSO SCOLASTICO E FORMATIVO​

Personalizzazione dei percorsi degli studenti di origine straniera
nella scuola secondaria di secondo grado e nella formazione professionale

A cura di: Giovanna Masiero, Alessandro Borri, Maria Arici

Realizzazione tecnico-grafica:
Debora Cristanelli e Francesca Lavagna

 

L'Italia, a differenza di altri Paesi europei, attua l'integrazione diretta all'interno delle classi ordinarie. Attraverso l’attivazione di dispositivi (per esempio il laboratorio di italiano L2) e la collaborazione di facilitatori o mediatori linguistico-culturali la scuola accompagna e sostiene i percorsi di inserimento, inclusione e apprendimento degli studenti.

Negli anni, nelle scuole italiane, sono stati messi a punto Protocolli di accoglienza contenenti una serie di indicazioni (normativa, primo intervento linguistico, materiali per la prima conoscenza e la valorizzazione della lingua d'origine, integrazione con il territorio, ecc.) utili per consentire a tutti gli attori coinvolti di intervenire con consapevolezza e competenza nella fase di accoglienza degli studenti neo-arrivati dal Paese straniero.

La scuola secondaria di secondo grado è stata l’ultima istituzione scolastica, in ordine di tempo, a doversi confrontare con studenti immigrati e dai percorsi scolastici pregressi assai diversificati. Accogliere uno studente straniero a scuola significa affrontare quotidianamente complessità nuove e aprirsi alla collaborazione con tutti gli attori coinvolti nel processo di inserimento (genitori, tutor, personale di segreteria, docenti, professionisti esterni, ecc.).

IPRASE compie qui un passo ulteriore, proponendo un Protocollo di personalizzazione che va oltre la prima accoglienza e punta al traguardo del successo scolastico per gli studenti non più neo-arrivati ma ancora in condizione di vulnerabilità a causa dei particolari percorsi migratori familiari o individuali. Si tratta di una raccolta di esempi di buone pratiche e di risorse didattiche selezionate, focalizzate sulla personalizzazione dei percorsi didattici degli studenti plurilingui frequentati la scuola secondaria di secondo grado o la formazione professionale. Vi si troverà il riferimento alla normativa, sia provinciale che nazionale, aggiornata e selezionata rispetto al tema della personalizzazione, indicazioni sulla varietà e complessità dei profili di apprendenti di origine straniera presenti in classe, materiali per la rilevazione dei bisogni linguistici e di apprendimento, esemplificazioni di come strutturare curricoli disciplinari e percorsi personalizzati, materiali didattici per lo sviluppo della lingua dello studio inerenti una molteplicità di discipline, indicazioni bibliografiche e sitografiche, non esaustive ma sapientemente selezionate, per accompagnare tutti i docenti e i facilitatori linguistici interessati nei diversi ambiti di azione che, insieme, costituiscono il grande puzzle del processo di apprendimento/insegnamento dell’italiano L2 in contesti scolastici e di formazione professionale.

La scuola sta vivendo un momento di riscoperta della didattica, per rispondere a bisogni di inclusione in senso lato; chiede formazione e accompagnamenti da parte di professionisti esperti per far fronte alla complessità delle classi; ha bisogno di reperire materiali nuovi che esemplifichino le indicazioni delle ricerca; soprattutto, sente il bisogno di tornare a collaborare, costruire reti e condividere, per guardare ogni cosa da punti di vista diversi. È un fondamentale lavoro di relazione e di relazioni.

Per una lettura critica del percorso che ha generato quest'idea di Protocollo di personalizzazione per gli studenti degli istituti secondari di secondo grado e di formazione professionale, si rimanda all’articolo pubblicato nel Vol. 10, n. 2 della rivista di IPRASE "RicercAzione":

 

L’inclusione nel tempo della pluralità. Studiare in italiano L2
Alessandro Borri, Giovanna Masiero & Maria Arici